L'AMORE INCONDIZIONATO DI ANNA
Il giorno 10 settembre del
2001 lei arrivò alla stazione di Roma, era bella più di un fiore,
tutti la guardavano mentre si incamminava per uscire dalla stazione e
prendere un taxi che l'avrebbe portata a casa di amici dove avrebbe
alloggiato per circa un mese. Anna, questo era il suo nome, per
festeggiare i suoi 39 anni si era regalata quella vacanza e mentre si
incamminava vide un uomo sulla quarantina che la colpi subito. Il suo
nome era Andrea, alto, un viso angelico, capelli neri cortissimi,
occhi castani, un uomo fascinoso insomma. I loro sguardi si
incrociarono per un istante, poi lei prese il taxi per raggiungere la
casa dei suoi amici e non si videro più per 3 mesi. Un giorno mentre
lei era al supermercato lo vide alla cassa dove si accingeva a pagare
la sua spesa. Lui gentilmente la fece passare e da li inziarono a
parlare del più e del meno, poi lei disse: "Devo andare,
arrivederci è stato un piacere, e grazie per avermi fatto passare
alla cassa".
Passata una settimana, lei
una sera andò a cena fuori con i suoi amici e indovinate un po chi
incontrò in quel ristorante? L'uomo affascinante della stazione, i
due si salutarono e si scambiarono i numeri di cellulare, iniziarono
da li a messaggiarsi e poi a chiamarsi di tanto in tanto finche un
giorno lui si decise ad invitarla a cena. E cosi una sera uscirono,
lui si vestì di tutto punto, lei mise l'abito più bello che aveva
nel suo armadio. Giunti al ristorante lui ordinò un Cabernet del 56
poi ordinarono della carne con patate al forno. Finita la cena lui le
chiese se le andasse di passeggiare un pò, lei rispose di si e cosi
lui la portò in piazza e continuarono a conoscersi finche si fece
l'ora di rientrare. Davanti il portone lui le si avvicinò e le diede
un dolce bacio sulle labbra e da li iniziò la loro storia d'amore.Anna, che nel frattempo si era trasferita a Roma, lavorava come segretaria presso un'azienda che produceva stoffe, Andrea invece presso una banca come dirigente. Le giornate trascorrevano liete e nei fine settimana era rigorosamente d'obbligo una scampagnata al lago di Nemi. Nel cestino del pranzo mettevano due panini con salame e formaggio, una vaschetta di insalata greca e da bere una bottiglia d'acqua minerale. Dopo aver pranzato si stendevano sulla tovaglia scacchi rossi e bianchi a guardare il celo ed a fantasticare sul loro futuro e sulla loro vita insieme. Si fermavano li fino a sera a guardare il tramonto stretti l'una tra le braccia del'altro, poi Andrea la riaccompagnava a casa come tutti i fine settimana e dopo essersi dati un bacio appassionato Andrea tornava a casa sua.
Un giorno in cui la pioggia era incessante Anna stava camminando a piedi per andare a lavoro quando vide da lontano un incidente, incuriosita si avvicino e vide che l'uomo per terra era il suo Andrea. Il cuore comincio a batterle fortissimo dalla paura, subito chiamo il 118. Il suo amore venne portato in ospedale e dopo lunghe ore di attesa il medico le disse che Andrea aveva perso la memoria, che poteva essere una cosa temporanea ma anche permanente, si sarebbe saputo solo dopo qualche ora, bisognava attendere. Lei scoppio in un pianto di quelli che non aveva mai fatto in vita sua, purtroppo il danno subito da Andrea a detta dei medici era irrreversibile. Anna voleva comunque stargli vicino, gli diceva che era la sua fidanzata e che avevano tanti progetti insieme ma lui non ricordava nulla. Una volta uscito dal'ospedale lei iniziò a portarlo nei posti che frequentavano assieme ed ogni giorno gli raccontava un aneddoto di quello che facevano assieme, ma lui non ricordava assolutamente nulla. Un giorno lei decise di portarlo al lago di Nemi dove andavano tutti i fine settimana per vedere se li la memoria gli sarebbe tornata, ma anche li lui non riusciva a ricordare nulla. Dopo aver pranzato lui rimase seduto sulla famosa tovaglia a scacchi rossi e bianchi che lei portava sempre perchè a lui piaceva tanto. Lei invece passeggiava in riva al lago, Andrea la guardava intenerito ma anche triste perchè non ricordava nulla di lei e della loro storia. A un certo punto Anna decise di fare un bagno, ad un tratto senza rendersene conto si ritrovò al largo e non sapendo nuotare stava per annegare. Cominciò a chiamare Andrea urlando a più non posso, lui che la stava osservando si accorse che lei stava annegando e corse in acqua per salvarla urlando: "Resisti Anna!". Ad un tratto, poco prima di raggiungerla ricordò tutto e comincio a gridare: "Resisti amore mio sto arrivando!". Dopo averla raggiunta la afferrò e la trascinò fuori dal'acqua, lei aveva perso i sensi. Lui le fece la respirazione bocca a bocca, sapeva come fare perchè aveva fatto in passato un corso di salvataggio in mare. Lei riapri gli occhi d'improvviso, cominciò a tossire e a liberarsi dell'acqua che aveva ingoiato e capì che lui aveva ritrovato la memoria. Andrea ed Anna si strinsero in un abbraccio tenero piangendo dalla felicità per essersi ritrovati, e finalmente il giorno 15 Gennaio si sposarono in quel lago dove tutti i fine settimana andavano a fare il pic nic. Da quel giorno vissero sempre felici.
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